Sono orgogliosa di presentarvi un magnifico progetto che è al varo oggi, 8 marzo, in occasione della Festa della Donna: si tratta della “Enciclopedia delle donne“, un sito che intende divulgare storie di donne celebri e meno celebri, mettendo insieme “tanti ritratti di donne a dimostrare che la libertà di pensiero e di azione – dalla quale, peraltro, deriverà con la felicità personale una società più giusta – è possibile e auspicabile, non teoricamente, ma praticamente”.

E’ un meraviglioso lavoro collettivo (un’Impresa, come la definiscono le sue ideatrici e curatrici Rossana Di Fazio e Margherita Marcheselli) che nasce – e si svilupperà – grazie all’impegno di molte persone all’insegna della divulgazione e condivisione dei saperi, secondo il migliore spirito del web 2.0; è pubblicato sotto una licenza Creative Commons 2.5 (Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo): i suoi contenuti, cioé, potranno essere liberamente condivisi se attribuiti ai rispettivi autori (in quanto parte del progetto dell’Enciclopedia delle Donne) a patto di non essere utilizzati a scopo commerciale e di non essere modificati.

Vi sono coinvolti nomi davvero noti (Umberto Eco, per fare un esempio) e molto meno noti (come il mio), in questa impresa, che parte con la messa online delle prime 100 voci. Molte altre se ne aggiungeranno andando avanti.

Trattandosi di una iniziativa ampia e articolata, nata per costituire un “tesoro di memoria”, ma anche per portare avanti dei valori, è gradita la partecipazione di quanti ne condividono i principi. Le possibili modalità di partecipazione sono di vario tipo e si possono trovare alla pagina “Partecipa” del sito.

Un modo particolarmente facile e utile potrebbe essere il “partecipare alle primarie” attraverso il blog (Specchio delle dame) dell’Enciclopedia, ovvero di proporre candidate per le prossime uscite: “astronome e assassine, banchiere e badanti, filosofe e fantine, ministre e Mimì metallurgiche, sarte e streghe, trapeziste e tappezziere, la cui vita può farci riflettere sulla nostra, allargare le prospettive, e mostrare che le storie in carne e ossa non stanno in nessun copione già scritto…”

Che altro aggiungere? Leggete il comunicato dell’iniziativa, se vi piace prendete parte e diffondete!