In questa sezione sono riuniti alcuni articoli usciti nell’omonima rubrica, pubblicata all’interno di Fotologie, e un ulteriore testo apparso come presentazione di un lavoro di Paola Casali.
La rubrica era dedicata all’opera di alcuni autori che, all’interno della fotografia contemporanea, percorrono un proprio cammino “attraverso lo specchio” del reale giungendo alle più disparate soluzioni personali di ricerca.
Denominatore comune degli autori qui raccolti – a me pare – sia il muoversi “oltre” (ma anche “per mezzo di”) ciò che è consueto, penetrando in quell’immagine fotografica che ormai tendiamo a guardare solo in superficie, interrogando se stessi sul cosa e il come, proprio come Alice, la piccola eroina curiosa di Carroll, che mi è sovvenuta al momento di dover scegliere un titolo per tale rubrica.
Naturalmente ammetto che ho voluto anche creare un rimando al nome del mio blog, sul quale comunque già dall’origine pesa il concetto di una debole coincidenza fra realtà e fotografia, anzi addirittura fra la realtà e l’immagine che di essa ci formiamo.
Pietro D’Agostino: Le immagini della luce
Claudia Romiti: Verso l’iperuranio
Che ci sia ancora un ragionamento intorno alla fotografia è utile per meglio comprendere
la comunicazione visiva che dilaga rispetto ai linguaggi verbali.
La semiotica su di essa espressa, si sposa tranquillamente con il video, il digitale e
la conoscenza dei meccanismi di connotazione della comunicazione visiva ci rende più
liberi e consapevoli.
Guardando al passato, anche nell’arte visiva e le sue avanguardie, possiamo destrutturare il presente e comprende anche i “sensi” oscuri e scarsamente etici.
Antonio Tateo, artista.
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