© Fulvio Bortolozzo 2004  –  12 aprile 2004 /4, Lungo Dora Siena
© Fulvio Bortolozzo 2004 – 12 aprile 2004 /4, Lungo Dora Siena

E’ in corso fino al 3 ottobre presso l’Osservatorio Gualino a Torino (nella Villa Gualino – foyer A – Viale Settimio Severo 63) la terza di un ciclo di mostre che si chiuderà nel dicembre 2010; ad esporre è proprio colui che del progetto di questo osservatorio sulla fotografia contemporanea è il promotore: Fulvio Bortolozzo.

Premio Fotosintesi 2005, segnalato lo stesso anno anche alla manifestazione di Savignano sul Rubicone “Portfolio in Piazza”, il lavoro presentato s’intitola “Olimpia” ed è una selezione tratta dalla più ampia serie Scene di Passaggio.

In “Olimpia” Bortolozzo sviluppa la tematica del “paesaggio urbano della nuova Torino olimpica”, e per farlo sceglie  luoghi lontani da quelli che per l’immaginario collettivo sono sinonimi del capoluogo piemontese; luoghi anonimi che propone sovente in una chiave notturna, allo scopo di accentuare un senso di straniamento e concentrazione, che è comunque già insito in queste vedute prive di esseri umani e fortemente geometrizzate.

© Fulvio Bortolozzo - 13 gennaio 2005
© Fulvio Bortolozzo – 13 gennaio 2005, , via Valprato

Le linee disegnano con precisione prospettive, che lasciano scorrere lo sguardo dal primo piano per addentrarsi in lontananza fin dove è possibile e idealmente anche oltre; la freddezza delle luci al tungsteno evoca talora i paesaggi lunari di certa filmografia; complessivamente si ha l’impressione d’un paesaggio onirico, se non fosse per la definizione estrema dei particolari.

E’ questa “restituzione ottica” della scena (frutto di un’attrezzatura tradizionale, fatta di pellicole piane 4×5″ e d’una macchina pieghevole di legno) accurata, e paradigmatica di un modello prospettico, che sappiamo imprescindibile per l’invenzione stessa della fotografia, a darci un’indicazione precisa dello spessore del lavoro di Bortolozzo.

Si tratta, in verità, un’indagine metafotografica sull’atto stesso del fotografare, che diventa narrazione autobiografica, tracciando la presenza dell’autore nel suo quotidiano. L’elaborazione dell’input percettivo personale attraverso strumenti tecnici e stilistici arriva ad una restituzione della realtà in forma iconica; una forma, però, sublimata dalla cultura visuale, in cui il fotografo trova modo di esprimere la propria riflessione su un fenomenodi dilagante urbanesimo, che è tipico delle maggiori città europee,  e che vede Torino in prima linea.

Al termine della mostra le immagini verranno collocate, fino alla fine del 2010, lungo i corridoi al primo piano della struttura alberghiera di Villa Gualino.

© Fulvio Bortolozzo - 28 novembre 2005
© Fulvio Bortolozzo – 28 novembre 2005, corso Mortara


Villa Gualino (foyer Sala A)
Viale Settimio Severo 63, 10133 Torino