
Nel 2005, nell’ambito del Festival Internazionale della Fotografia di Roma, si era svolta presso il Museo Andersen una mostra particolarmente importante, perchè portava per la prima volta in Italia 55 opere di undici fotografi israeliani, fornendo finalmente un panorama sufficientemente ampio e variegato su una produzione artistica fino ad allora pressoché sconosciuta nel nostro Paese.
La complessità di tale produzione, legata sovente non soltanto al peculiare bagaglio culturale deli israeliani ma alla storia stessa d’Israele, veniva lì presentata in tutte le sue sfumature, dalle quali emergeva soprattutto una forte apertura alle tendenze artistiche e fotografiche internazionali, sempre rielaborate in maniera personale.
Segnalo, a quanti fossero interessati ad un approfondimento sul tema, la ripubblicazione in questi gorni su Tarbut della presentazione del volume “Fotografia israeliana contemporanea” (edizioni FPM) opera della curatrice di quella mostra: Orith Youdovich, la quale quest’anno è stata co-curatrice della retrospettiva su David Perlov, noto fotografo e cineasta israeliano, poeta della quotidianità.
Eccone il link, buona lettura!