copertina del libro “Hokkaido”Tenere in mano un libro fotografico e sfogliarlo può diventare un’esperienza complessa dei sensi oltre che un’esperienza estetica? La risposta a quanto pare è si; seppur di rado, visto che la tendenza dell’editoria specializzata è normalmente quella di soddisfare soltanto la richiesta di una bellezza patinata piuttosto standard.

A tal proposito, una piacevole sorpresa è stata per me, l’imbattermi in una monografia del fotografo Michael Kenna su “Hokkaido”, edita da Nazraeli Press.

Questo libro è quello che si può tranquillamente definire un bello e “prezioso” oggetto, le cui caratteristiche lungi dal distogliere la nostra attenzione dalle immagini fotografiche, diventano  un catalizzatore di emozioni nella loro “lettura”.

Pubblicato nel 2003, il volume è stampato con uno speciale inchiostro su di una carta giapponese spessa e opaca dalla texture molto gradevole al tatto; la copertina fatta con una sottile lamina di legno è protetta da una slipcase di robusto cartone telato. Presenta 84 immagini di Michael Kenna, un fotografo che in Italia non ha ancora ottenuto il grande successo che meriterebbe.

Sono di un bianco e nero molto grafico, rarefatto, e ritraggono i rigidi paesaggi nevosi di Hokkaido, la grande isola del nord del Giappone, cogliendo l’astrazione di una vegetazione rada, dove le sparute tracce ivi innestate dall’uomo somigliano quasi a ideogrammi su un immenso foglio bianco.

Gli equilibri visivi sono di un’eleganza del tutto naturale e hanno la levità della perfezione.

Malgrado lo spettacolo di una natura algida, sepolta sotto una spessa coltre di neve, quella che ci colpisce, sfogliando il libro, è la sensazione di calore che emana da quest’oggetto, tanto che si può persino fantasticare di godere dello spettacolo ineffabile dell’inverno giapponese da una finestra stando al tepore d’una casetta.

La porosità particolare della carta, la larga cornice bianca intorno alle immagini, e l’odore del legno della copertina rilassano, e toccano, i nostri sensi provocando la curiosa reminiscenza di un tempo remoto, di una vita più semplice. La strana nostalgia d’un tempo immaginato.

La preziosità di quest’oggetto risiede tutta nella cura col quale è stato pensato dal designer Hideyuki Taguchi e realizzato dalla casa editrice americana.

Altra piacevole sorpresa: sul suo sito Nazraeli propone un nutrito catalogo d’interessanti pubblicazioni, ordinabili per telefono o via internet a prezzi tutto sommato abbordabili.