Lo specchio incerto è uno spazio di riflessione aperto al dubbio insito in ogni speculazione intellettuale. Vorrebbe anche essere uno spazio di dialogo, perché non esiste evoluzione del pensiero senza scambio d’idee.
Il titolo vuole sintetizzare l’opinione che la mente, in quanto si avvale di strumenti come la percezione e la memoria per crearsi una propria immagine del mondo, non può che essere “specchio incerto” di questo. E forse esprimere anche uno stato d’animo. Da questi spunti vorrei partire per discutere di molto altro. Di fotografia innanzi tutto. E più in generale di “memoria”, attraverso l’immagine, come attraverso il racconto.
Benvenuti nel mio blog!
Benvenuta nella blogsfera, Rosa Maria 🙂
emozione doppia, per me, questo tuo blog: 1) la nascita di uno strumento di comunicazione (una volta avrei detto di un giornale) è sempre un’emozione; 2) ha la mia stessa data di nascita (anche se 49 anni anni in meno), persino l’ora coincide.
Vabbè, il punto 2) quelli di Cuore (do you remember?) lo avrebbero messo nella rubrica “e chi se ne frega”, ma chi se frega.
Mi piace Specchio incerto, forse perché il dubbio mi arrovella spesso; forse perché la considero la cifra della nostra epoca – ogni tanto, scherzando ma non troppo, dico che l’articolo uno della nostra Costituzione dovrebbe essere cambiato in “L’Italia è una Repubblica fondata sull’incertezza sociale e individuale”. Paradossalmente, però, la nostra mi pare un’epoca in cui c’è ben poco spazio per dubitare, “forti” delle “certezze” che ogni giorno ci squaderna la Chiesa (ma le ideologie non erano morte?) e di quelle che ci impone certa globalizzazione fondata sulla legge del più forte. Per non parlare del tentativo di azzerare la memoria collettiva, imponendo – atrtaverso i mezzi di comunicazione – una memoria costruita in laboratorio che rende tutti i gatti bigi.
La fotografia e il racconto, invece, ci restituiscono le sfumature, le differenze cromatiche, insinuano il dubbio, sollecitano la memoria.
Benvenuta 🙂
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